Non faremo come la Cina: Hong Kong vuole legalizzare il trading di criptovalute

L'autorità di regolamentazione di Hong Kong vorrebbe rivedere gli attuali requisiti per il trading di criptovalute, permettendo a tutti di "investire direttamente in asset virtuali"

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Hong Kong pianifica di riconquistare il suo status di crypto-hub globale lanciando diverse iniziative relative all'industria degli asset digitali. Nonostante la città sia tecnicamente una regione amministrativa speciale della Cina, Hong Kong non pianifica di introdurre un divieto a tappeto delle criptovalute.

Al contrario secondo Elizabeth Wong, a capo dell'unità Fintech presso la Securities and Futures Commission (SFC), il governo di Hong Kong sta valutando l'introduzione di un proprio disegno di legge per regolamentare le criptovalute in maniera diversa dal governo della Cina continentale.

Una delle iniziative della SFC consentirebbe agli investitori retail di "investire direttamente in asset virtuali," a affermato Wong durante un panel tenuto da InvestHK. Si tratterebbe di un approccio totalmente diverso rispetto al passato, dato che negli ultimi quattro anni la SFC ha limitato il trading di criptovalute sugli exchange centralizzati ai soli investitori professionali. Attualmente, per poter comprare e vendere asset digitali a Hong Kong è necessario un portfolio dal valore di almeno un milione di dollari.

Wong ha sottolineato che l'industria delle criptovalute è diventata più conforme negli ultimi quattro anni, sostenendo che è arrivato il momento per la città di aggiornare le proprie normative:

"Pensiamo che questo sia un ottimo momento per riflettere attentamente sulla limitazione che permette soltanto ai trader professionali di investire in criptovalute."

Il funzionario della SFC ha menzionato anche altre iniziative legali mirate allo sviluppo dell'ecosistema crypto a Hong Kong, inclusa una politica introdotta a gennaio che consente alle aziende di vendere determinati derivati basati su criptovalute. Il regolatore sta anche prendendo in considerazione la possibilità di permettere ai trader retail di investire in crypto-ETF.

Il 19 ottobre, Hong Kong ha lanciato un fondo da 3,8 miliardi di dollari per attirare le imprese straniere nella città, dopo l'esodo provocato dai lockdown e dai clima politico teso.

Il governo di Hong Kong ha inoltre presentato un disegno di legge che propone l'istituzione di un nuovo regime normativo per i fornitori di servizi legati agli asset digitali. Le autorità intendono abbracciare anche tecnologie emergenti come token non fungibili e metaversi, al fine di rendere Hong Kong "il centro internazionale degli asset virtuali."

L'adozione delle criptovalute a Hong Kong sta già dando i suoi frutti. Secondo uno studio pubblicato a luglio da Forex Suggest, che prende in esame fattori come installazioni di crypto-ATM, regolamentazioni pro-crypto e benefici per le start-up, Hong Kong è il Paese più preparato al mondo per l'adozione su larga scala delle criptovalute.

https://it.cointelegraph.com/news/not-like-china-hong-kong-reportedly-wants-to-legalize-crypto-trading