Criptovalute: Coinbase blocca 25.000 indirizzi russi presumibilmente correlati ad attività illecite

Il principale exchange di criptovalute, Coinbase, ha deciso di bloccare l’accesso a oltre 25.000 indirizzi relativi a individui russi.

Coinbase, il principale exchange di criptovalute con sede negli Stati Uniti, blocca l’accesso a oltre 25.000 indirizzi. Gli indirizzi, relativi a individui russi che presumibilmente sono coinvolti in attività illegali. Coinbase blocca 25.000 indirizzi russi 7 marzo 2022. Secondo un post ufficiale sul blog, la principale piattaforma di scambio per criptovalute, Coinbase, blocca oltre 25.000 indirizzi. Questi, sarebbero relativi a individui o entità russi ritenuti coinvolti in attività illecite. Molti dei quali, identificati attraverso le stesse indagini di protezione della società. Il post ha ribadito ancora una volta che l’exchange è impegnato a rispettare le sanzioni. Oggi Coinbase blocca oltre 25,000 indirizzi relativi a individui o entità russe che riteniamo siano coinvolti in attività illecite, molti dei quali abbiamo identificato attraverso le nostre indagini proattive. Una volta identificati questi indirizzi, li abbiamo condivisi con il governo per supportare ulteriormente l’applicazione delle sanzioni. fa sapere Coinbase. Durante l’onboarding, Coinbase controlla le applicazioni dell’account rispetto agli elenchi di persone o entità sanzionate. Tra queste, compaio quelle a gestione di Stati Uniti, Regno Unito, Unione Europea, Nazioni Unite, Singapore, Canada e Giappone. Criptovalute per evitare le sanzioni? Molti hanno sollevato la questione se le criptovalute possano essere utilizzate per evitare le sanzioni imposte alla Russia in seguito all’invasione dell’Ucraina. Brian Armstrong, CEO di Coinbase, ha affermato di non pensare che ci siano alte probabilità che ciò accada. Detto questo, non pensiamo che ci sia un rischio elevato che gli oligarchi russi utilizzino le criptovalute per evitare sanzioni. Poiché si tratta di un libro mastro aperto, cercare di intrufolare un sacco di soldi attraverso le criptovalute sarebbe più tracciabile rispetto all’utilizzo di contanti, arte, oro o altri beni in dollari statunitensi. Nello stesso thread, Armstrong ha anche sottolineato che Coinbase non vieterà ai russi dall’usare preventivamente la piattaforma. Per scoprire di più, leggi il nostro articolo “Piattaforme di criptovalute rifiutano la rihiesta di congelare i fondi russi“.

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