Piattaforme di criptovalute rifiutano la richiesta di congelare i fondi russi

Con il rublo che sta crollando, gli investimenti in criptovalute sembrano essere un’alternativa sempre più popolare alla moneta russa. • di Alice Zaniolo • 4 Marzo 2022

Con il rublo russo che sta crollando contro il dollaro USA e l’euro, gli investimenti in criptovalute sembrano essere un’alternativa sempre più popolare alla moneta russa. Secondo un rapporto di CoinShares, gli scambi di criptovalute con scambio di rubli hanno visto i volumi aumentare del 121% nell’ultima settimana. La più grande piattaforma per lo scambio di criptovalute del mondo, Binance, ha mostrato volumi di scambi record in USDT/RUB durante il fine settimana. I volumi in aumento potrebbero probabilmente sollevare dubbi sul fatto che le criptovalute possano essere utilizzate dalla Russia per aggirare alcune delle sanzioni economiche imposte al paese. La presidentessa della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha accennato a ciò durante un incontro informale venerdì, in cui rispondendo a una domanda sulla Russia che potrebbe utilizzare le criptovalute per eludere le sanzioni, ha risposto che il quadro attualmente proposto sulla regolamentazione delle risorse digitali nell’UE dovrebbe essere fatto passare il più rapidamente possibile. L’Ucraina chiede il blocco degli utenti di criptovalute russi Domenica, il ministro della Trasformazione digitale dell’Ucraina ha esortato le piattaforme globali di criptovalute a bloccare tutti gli account appartenenti a cittadini russi. Secondo le stime, i cittadini russi possiedono circa 200 miliardi di dollari di criptovalute secondo i numeri dell’inizio di febbraio. Binance è stato il primo exchange di criptovalute a rifiutare la richiesta. La società ha affermato di non essere intenzionati a cancellare unilateralmente milioni di account di utenti innocenti. Le criptovalute avevano lo scopo di fornire una maggiore libertà finanziaria alle persone in tutto il mondo e non saranno certo loro ad iniziare minare tale principio. Tuttavia, bloccheranno gli account di coloro presenti nell’elenco delle sanzioni, assicurandone il rispetto (delle sanzioni) per intero. Anche due altri importanti nomi nel mercato, Coinbase Global Inc. e Kraken, hanno rifiutato la richiesta dall’Ucraina. Il CEO di Kraken ha dichiarato su Twitter che la società non può bloccare gli account dei clienti russi senza un obbligo legale. Le crypto potrebbero tuttavia ben presto diventare un mezzo per aggirare alcune delle sanzioni economiche. Le piattaforme potrebbero dunque essere costrette a deviare da alcuni dei loro “valori crittografici” fondamentali.

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