Continua con particolare vigore la dinamica rialzista delle criptovalute. Volgendo infatti lo sguardo ai trenta giorni che ci siamo lasciati alle spalle, possiamo rilevare una crescita generalizzata dei principali asset del mercato. Osserviamo gli andamenti delle tre giganti del settore per capitalizzazione di mercato. BITCOIN, che mantiene ancora saldissimo il suo predominio, è passata da circa 27mila euro per unità del 18 luglio a circa 39mila euro del 17 agosto, in rialzo di oltre il 44%.
Nello stesso arco di tempo ETHEREUM, con la seconda più grande offerta circolante, è passata da 1600 euro circa per unità a 2660 euro, incrementando il suo valore di più del 66%.
In questa strana classifica che vede protagonisti progetti nati da poco (talvolta dal nulla) e altri di più lungo corso, quasi come se unisse in un’unica graduatoria maratoneti e centometristi, troviamo al terzo posto BINANCE COIN. Lontana da Ethereum e lontanissima da Bitcoin, ha anch’essa dato grande soddisfazione ai suoi investitori passando da 261 euro per unità a 355 euro, incrementando cioè il suo valore del 36%.
E il nostro amico DogeCoin come se la passa? Anche per la moneta dello Shiba Inu quello passato è un mese da ricordare, avendo registrato un incremento da 0.1573 euro per unità a 0.2648 euro, +68%. A dispetto delle notevoli fluttuazioni di cui si è reso protagonista dall’ultima volta che ne avevamo parlato, era il mese di aprile, il suo prezzo per unità è al momento sostanzialmente lo stesso di allora. Ciò consente di posizionarsi addirittura al settimo posto, con un margine di vantaggio di tutto riguardo sull’inseguitrice USD COIN.
Mentre molti sono sotto l’ombrellone le monete virtuali, sempre più grandi da pretendere di sfidare le monete tradizionali, corrono in un rally tutto loro che promette di farle diventare sempre più presenti nella vita di tutti i giorni. L’implementazione degli Smart Contract nelle più varie applicazioni e la creazione di servizi di finanza decentralizzata (spesso indicata con DeFi) promettono di non relegare la loro crescita ad un fenomeno del momento. L’ombra della bolla dei tulipani o di quella più vicina ai giorni nostri delle dot-com consiglierebbe però, in questi casi, di adottare la massima prudenza. ARTICOLO MESE ORO