Bitcoin potrebbe arrivare a $92.000 se Trump vincesse le elezioni
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Autore
Lucio Prosperi
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Last updated:
Ottobre 24, 2024 10:02 CEST
Jeff Park – responsabile delle strategie alpha di Bitwise – ha previsto che Bitcoin potrebbe salire a 92.000 dollari se Donald Trump vincesse le elezioni presidenziali statunitensi del 2024.
In un post su X, Park ha spiegato che, analizzando il movimento del prezzo di BTC in relazione alle probabilità di vittoria di Trump sulla piattaforma di scommesse decentralizzata Polymarket e applicando calcoli di probabilità tipici delle strategie di investimento utilizzate principalmente nei mercati finanziari per trarre profitto da operazioni di fusione o acquisizione di aziende, vede una forte possibilità di un’impennata post-elettorale.
“Prevedo che una vittoria di Trump potrebbe spingere BTC a circa 92.000 dollari”, ha scritto Park, aggiungendosi alla crescente lista di analisti che prevedono che una vittoria del candidato repubblicano potrebbe incrementare significativamente il mercato delle criptovalute.
Le elezioni statunitensi suscitano interesse nella comunità crypto
Le elezioni presidenziali statunitensi del 2024 stanno attirando un livello di interesse senza precedenti nella comunità delle criptovalute, poiché Donald Trump ha inserito politiche pro-crypto come parte fondamentale della sua campagna.
Trump ha promesso di “fare degli Stati Uniti la capitale mondiale delle criptovalute” e ha dichiarato che, il suo primo giorno da presidente, licenzierà Gary Gensler dalla SEC, con l’obiettivo di creare un ambiente normativo più favorevole per le risorse digitali.
Anche Erik Finman, un milionario che ha investito notevolmente in Bitcoin, condivide l’ottimismo di Park e ha affermato che una presidenza Trump potrebbe vedere il Bitcoin salire fino a 100.000 dollari, attribuendo alle politiche del candidato repubblicano il merito di poter “accendere il mercato delle criptovalute e stimolare una crescita diffusa”.
Nonostante le previsioni ottimistiche da parte di alcuni, non tutti sono convinti che una presidenza Trump porterebbe a guadagni a lungo termine per il Bitcoin.

L’investitore miliardario Mark Cuban, che sostiene Kamala Harris, per esempio ha espresso scetticismo e ha affermato che, sebbene una vittoria dell’ex presidente potrebbe inizialmente portare a un “pump” nei mercati delle criptovalute, il rally potrebbe essere di breve durata a causa delle “pressioni inflazionistiche derivanti dalle politiche economiche proposte da Trump, come i dazi sulle importazioni”.
Secondo i dati dei sondaggi di 538, Harris è in vantaggio su Trump a livello nazionale di un margine ristretto dell’1,8%.
Questo vantaggio stride con le percentuali che emergono dai mercati di scommesse, come Polymarket appunto, nei Trump ha un vantaggio del 18,8%, il che riflette una crescente fiducia nelle sue possibilità elettorali tra gli appassionati di criptovalute.
Il PAC sostenuto da Trump raccoglie 7,5 milioni di dollari in donazioni in criptovalute
Un comitato di azione politica (PAC) a sostegno dell’ex presidente Donald Trump ha raccolto circa 7,5 milioni di dollari in donazioni in criptovalute.
Secondo quanto riportato, il comitato congiunto di raccolta fondi “Trump 47” ha ricevuto contributi in Bitcoin, Ether e XRP, insieme a stablecoin come Tether e USDC.
A maggio, il miliardario è diventato il primo grande candidato presidenziale ad accettare donazioni in token digitali, a conferma della sua nuova passione per le crypto.
Secondo un rapporto di Public Citizen – un gruppo di vigilanza senza scopo di lucro – quasi la metà del denaro aziendale che fluisce nel ciclo elettorale attuale proviene dal settore delle criptovalute. Grandi attori dell’industria come Coinbase, Ripple e la società di venture capital Andreessen Horowitz sono stati significativi contributori.
L’importo totale raccolto dall’industria in questa stagione elettorale è circa 13 volte superiore a quello raccolto durante il precedente ciclo presidenziale.
Nel frattempo, i possessori di criptovalute sono più propensi a sostenere l’ex presidente Donald Trump, mentre chi non possiede risorse digitali tende a favorire l’attuale vicepresidente Kamala Harris, secondo un sondaggio condotto dal Poll dell’Università Fairleigh Dickinson (FDU).
Il sondaggio ha rilevato che tra i possessori di crypto, il 50% sostiene Trump mentre solo il 38% appoggia Harris.
Prendere le elezioni con la giusta ironia…

Con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali statunitensi, l’interesse per la politica si intreccia con l’innovazione digitale e il divertimento… e così nascono progetti come FreeDum Fighters, una crypto che combina gioco, satira e partecipazione politica.
Questo progetto permette agli utenti di acquistare e mettere in staking i token $DUM per “votare” due personaggi – che altro non sono che le caricature di Donald Trump e Kamala Harris – in un’elezione fittizia.
Ma FreeDum Fighters va oltre il semplice voto: gli utenti possono partecipare a dibattiti online e guadagnare ricompense attraverso airdrop, creando una dinamica comunitaria. Il progetto, inoltre, sfrutta momenti chiave della campagna elettorale reale per aumentare il coinvolgimento, trasformando eventi politici in opportunità di marketing e di gioco.
FreeDum Fighters si distingue per la sua presenza su più blockchain, come Ethereum, Binance Smart Chain, Base e Solana, offrendo così una maggiore accessibilità e flessibilità agli utenti, indipendentemente dalla piattaforma scelta. Questa integrazione multi-chain facilita l’adozione del token $DUM, rendendolo accessibile a un pubblico più ampio.
In sintesi, FreeDum Fighters non è solo una crypto, ma un’esperienza che unisce intrattenimento, interazione sociale e satira politica. In un contesto elettorale spesso percepito come serio e complesso, questo progetto propone un approccio divertente e coinvolgente, con un innovativo sistema di votazione, staking e un forte focus sulla partecipazione della comunità, offrendo così un’esperienza unica per un pubblico eterogeneo.