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Le autorità statunitensi hanno notificato un mandato di comparizione agli hedge fund americani e alle società di market-making che trattano con Binance, il più grande exchange crypto al mondo, chiedendo di fornire i dati relativi alle loro comunicazioni con l'exchange.
Secondo quanto riportato dal quotidiano statunitense Washington Post, l'ufficio del procuratore degli Stati Uniti per il distretto occidentale di Washington a Seattle ha emesso dei mandati di comparizione nei confronti di società di investimento legate a Binance, chiedendo di condividere le loro comunicazioni con la piattaforma crypto.
Gli esperti legali hanno precisato che i mandati di comparizione non implicano necessariamente la possibilità che le autorità formulino accuse contro l'exchange. Il Washington Post ha riferito:
"I procuratori stanno ancora discutendo di un possibile accordo con Binance e stanno valutando se dispongono di prove sufficienti per incriminare la società".
I mandati di comparizione sono parte di un'indagine più ampia relativa a potenziali violazioni delle leggi sul riciclaggio di denaro da parte del più grande exchange crypto, riportata per la prima volta da Bloomberg nel giugno dello scorso anno. La SEC sembra stia esaminando anche se la Initial Coin Offering (ICO) del token BNB, effettuata da Binance nel 2017, sia stata un'offerta di titoli non registrata.
L'indagine su Binance è emersa in un periodo in cui il settore crypto sta fronteggiando un atteggiamento ostile da parte delle autorità di regolamentazione di tutto il mondo. Il crollo di FTX, un tempo il terzo exchange crypto al mondo, ha rafforzato ulteriormente le preoccupazioni relative ai mercati online non regolamentati, in cui vengono acquistati e venduti gli asset digitali.

Patrick Hillmann, chief strategy officer di Binance, ha dichiarato che l'exchange sta parlando con "tutte le autorità regolatrici del mondo". Inoltre Hillmann ha riconosciuto che l'exchange ha avuto alcune carenze nella cooperazione e nel rispetto delle politiche normative, ma adesso invece è molto attento in materia di compliance. Inoltre ha dichiarato:
"Negli ultimi due anni, l'azienda ha cambiato completamente la sua posizione. Adesso che disponiamo di queste risorse, siamo in grado di identificare, congelare e recuperare i fondi riciclati dai criminali".
Inoltre, a metà dicembre, Reuters ha riferito che Changpeng Zhao, CEO di Binance, potrebbe essere accusato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro e altre violazioni negli Stati Uniti. Secondo quanto riferito dal rapporto, Binance è sotto indagine da parte del DOJ dal 2018.
L'indagine sarebbe incentrata su associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro, trasmissione di denaro senza licenza e violazioni di sanzioni penali. Secondo quanto riferito, è stato discusso un potenziale accordo di patteggiamento tra i funzionari del DOJ e i legali di Binance.
Inoltre, sembra che Binance non sia l'unico exchange ad essere accusato di violazioni delle leggi sul riciclaggio di denaro. Infatti Coinbase ha accettato di sborsare ben 100 milioni di dollari per risolvere una denuncia relativa a "certe carenze" nel suo lavoro di conformità alle normative.
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