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Nominato dall’organo di vigilanza fallimentare del Dipartimento di Giustizia americano. Si stima che la bancarotta abbia prodotto perdite per miliardi di dollari in oltre un milione di creditori
16 Dic 2022
Lorenzo Forlani
L’organo di vigilanza fallimentare del Dipartimento di Giustizia statunitense ha nominato un Comitato che rappresenti i correntisti e gli altri piccoli creditori nel caso del fallimento dell’exchange Ftx.
Indice degli argomenti
- La composizione del Comitato
- Oltre un milione di creditori nel fallimento Ftx
- Il problema dei creditori non assicurati
- E quello della privacy
La composizione del Comitato
Composto da nove membri, di cui tre creditori individuali, fondi di investimento come Coincident Capital International, Pulsar Global Ltd, Octopus Information Ltd e Wincent Investment Fund, il trader di criptovalute Wintermute Asia PTE, e Ggc International Ltd, un’affiliata della società di criptovalute Genesis, il Comitato è stato istituito nell’obiettivo di fare gli interessi di tutti i creditori non garantiti, che in casi come questi sono gli ultimi ad essere ripagati.
Oltre un milione di creditori nel fallimento Ftx
Lo scorso novembre Ftx aveva richiesto la protezione dalla bancarotta nel Delaware, dopo che i trader avevano ritirato 6 miliardi di dollari dalla piattaforma nel giro di soli tre giorni, e la borsa rivale Binance aveva abbandonato un accordo di salvataggio. Il collasso di Ftx ha prodotto circa 1 milione di creditori, che dovranno far fronte a perdite per un totale di miliardi di dollari.
Il problema dei creditori non assicurati
Sono diverse le società di criptovalute che hanno dichiarato bancarotta ad inizio 2022, tra cui Voyager Digital, Celsius Network, e praticamente tutte hanno classificato gran parte dei loro clienti, specie quelli con conti rilevanti, come “creditori non assicurati”. I debiti non garantiti, come le carte di credito o le fatture mediche, non assicurano ai creditori alcun diritto di garanzia. I debiti garantiti sono invece i sostenuti da garanzie specifiche, che possono essere impugnate dal creditore se il debito non viene pagato.
E quello della privacy
John Dorsey, il giudice fallimentare che si sta occupando del caso Ftx alla luce del capitolo 11 – che consente alle imprese che lo utilizzano una ristrutturazione a seguito della dichiarazione di fallimento – ha affermato durante una udienza di aspettarsi che il suddetto comitato dei creditori esprima un parere sulla questione della privacy dei clienti. Da par suo, Ftx ha sempre sostenuto che i nomi dei suoi clienti dovrebbero essere tenuti segreti per proteggerli dalle truffe e per preservare il valore commerciale dello stesso elenco dei clienti di Ftx per i potenziali acquirenti.
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